Concattedrale di Santa Maria Assunta - sec XII

La splendida Concattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, considerata il Duomo di Giovinazzo, è un autentico capolavoro dell’architettura romanica pugliese situato nel cuore della città. Costruita in epoca normanna e terminata nel 1180, l’edificio venne consacrato posteriormente, nel 1283. A seguito dei lavori di ristrutturazione avvenuti nel corso del Settecento, la chiesa ha subito un rifacimento completo degli interni che non ha lasciato molte tracce della precedente conformazione in stile romanico. Attualmente, si presenta con interni in stile barocco, a tre navate suddivise da pilastri e tre cappelle per lato. L’abside è meravigliosamente ricoperta da tele settecentesche del pittore bitontino Carlo Rosa. Nel presbiterio, vi sono tracce di mosaici dell’antica pavimentazione romanica della cattedrale, databili alla fine del XII secolo, visibili attraverso lastre di vetro. Sempre nella stessa zona, particolarmente pregevoli sono la tavola bizantina del ‘200 raffigurante la Madonna di Corsignano, ed una tavola quattrocentesca raffigurante il Redentore. Delle sei cappelle laterali, la più importante è quella dedicata al Santissimo Sacramento, edificata nel 1768 da Gennaro Sammartino e Crescenzo Tronchese. Dalla navata di sinistra, tramite una scalinata, si accede alla cripta. Un tempo conosciuta come chiesetta dei crociati, si compone di 15 crociere che poggiano su 10 colonne di spoglio e marmo cipollino, e su 12 pilastri che sporgono dai muri perimetrali. Fra le lastre tombali sistemate sulle pareti e il pavimento, vi è anche quella del giovane Antonio Sindolfi del 1386 e di Enrico Zurli, entrambi nobiluomini di Giovinazzo.