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Lecce, la culla del Barocco

Lecce

Rudiae per i Messapi, Lupiae per i Romani, Lecce ha vissuto millenni di storia fino a divenire una vera e propria ville-eglise, riconosciuta capitale del Barocco, a cavallo tra i secoli XVII e XVIII. Le sue attività artigianali si fondono con l'eleganza dei palazzi e con la cortesia della popolazione. Una città d'arte da percorrere con il naso all'insù, perchè ogni angolo, ogni balcone, ogni cortile possono sorprendere il visitatore.
 
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immagine della tappa a Porta Rudiae e Chiesa di San Giovanni Battista - Lecce

Immagine di Porta Rudiae  e Chiesa di San Giovanni Battista - Lecce Accedendo al centro storico da Porta Rudiae, realizzata nel Settecento in stile neoclassico, appare ai nostri occhi, grande e magnifica, la Chiesa di San Giovanni Battista. Opera ultima di Giuseppe Zimbalo, architetto principe della Lecce Barocca, la chiesa fu costruita sul finire del XVII secolo. L'impianto a croce greca si sviluppa intorno a un cuore ottagonale su cui doveva essere eretta una grande cupola mai realizzata. L'interno è decorato da grandiosi altari in pietra leccese affiancati da colonnine tortili e finemente intagliati; la facciata è uno dei gioielli più preziosi del centro storico leccese: le paraste e le colonne cinte da corone ne sottolineano lo slancio verticale che non viene interrotto dalla balaustra – marchio d'autore dello Zimbalo – che separa l'ordine inferiore da quello superiore. Statue di santi, simboli religiosi e trionfi di frutti e fiori scolpiti nella pietra chiara arricchiscono ulteriormente, senza mai eccedere, il prospetto dell'edificio. Accanto e di fronte alla chiesa è possibile ammirare rispettivamente l'ex convento dei Domenicani – oggi sede dell'Accademia di Belle Arti – e l'Ospedale del Santo Spirito.

immagine della tappa b Complesso Monumentale Piazza Duomo - Lecce

Immagine di Complesso Monumentale Piazza Duomo - Lecce Piazza Duomo si apre alla città come un cortile signorile, elegante e riservato. I monumenti che circondano e conchiudono lo spazio, seppur realizzati da mani e in tempi diversi, sono uniti in un'armonia di pieni e vuoti che dona alle strutture un aspetto leggero e arioso. Il Duomo, dedicato all'Assunta, si è sviluppato su un nucleo originario del XII secolo, con pianta longitudinale a tre navate e transetto. La facciata settentrionale, frutto delle modifiche zimbalesche del Duomo, si affaccia direttamente sull'ingresso della piazza “custodito” da due propilei settecenteschi con statue di santi. Accanto alla chiesa si erge altissimo il campanile che, con i suoi settanta metri, svetta su tutta la città e il circondario. In posizione più arretrata, ad angolo, è il Vescovado, opera settecentesca di Emanuele Manieri. Il Palazzo del Seminario realizzato da Giuseppe Cino, allievo dello Zimbalo, è l'edificio più massiccio nella piazza. Il suo aspetto forte è ingentilito dal balcone a tre archi che domina il portale.


immagine della tappa c Piazza Sant'Oronzo

Immagine di Piazza Sant'Oronzo Proseguendo su Via Vittorio Emanuele, in direzione di Piazza S. Oronzo, s'incontra la Basilica di Sant'Irene. La chiesa, commissionata dall'Ordine dei Teatini, rappresenta la tipica architettura della Controriforma. Le nicchie vuote e il campanile incompiuto testimoniano l'interruzione dei lavori di questa fabbrica in favore di quella del duomo, dato che la venerazione popolare si era spostata sul culto di Sant'Oronzo che, secondo i leccesi, aveva protetto la città dalla grande peste di metà Seicento.
Dopo aver visitato la basilica arriviamo a Piazza Sant’Oronzo, cuore della vita cittadina. Attorno al grande slargo si affaccia Palazzo Carafa, sede del Municipio. Adiacente vi è l'Anfiteatro Romano del II secolo d.C., realizzato in tufo locale. Misurava circa cento metri per ottanta e si elevava su tre ordini di arcate, le gradinate potevano contenere 25.000 spettatori ed era ornato con fregi e sculture in marmo. Un portico doveva condurre inoltre al vicino Teatro Romano.Tra Piazza Sant'Oronzo e l'Anfiteatro si erge la Colonna di Sant'Oronzo, realizzata dallo Zimbalo con i rocchi della colonna romana che la città di Brindisi donò a Lecce nel 1659 per devozione al santo che salvò il territorio dalla peste. Di fronte alla Colonna resta in piedi, unica superstite delle distruzioni del Ventennio, la Loggia del Sedile.
Alle spalle della piazza, in Viale XXV Luglio, si erge imponente e massiccio il Castello di Carlo V. Voluto dall'Imperatore asburgico che ne ordinò la costruzione con un decreto del 1539, la fortezza ingloba un precedente maniero del XIII secolo, ampliato aggiornando i sistemi difensivi alle nuove tecniche di guerra con le armi da fuoco. Oggi ospita la sede dell'Assessorato alla Cultura e viene utilizzato come sede espositiva e per eventi e manifestazioni culturali.

immagine della tappa d Basilica di Santa Croce - Lecce

Immagine di Basilica di Santa Croce - Lecce Superba e maestosa la Basilica di Santa Croce, ultima tappa del notro itinerario che visitiamo in Via Umberto I. Realizzata nell'arco di due secoli (XVI-XVII), vide all'opera le maggiori maestranze dell'epoca. L'ordine inferiore denota un gusto rinascimentale con i suoi tre portali di cui i laterali sormontati da rosoni e le sei colonne corinzie dal fusto liscio. Tutta la facciata è decorata magnificamente con statue di santi, motivi vegetali e floreali, giochi di putti e trionfi di frutti. Il programma decorativo è probabilmente ispirato alla vittoria della flotta veneziana nella Battaglia di Lepanto. L'interno ampio, a tre navate con transetto, è caratterizzato dall'assenza di ogni materiale prezioso come tarsie marmoree o fregi dorati, ma anche qui le decorazioni delle architetture, della cupola centrale e degli altari denotano tutta la meraviglia che poteva scaturire all'epoca dalle mani degli abilissimi scalpellini che si posavano sulla docile e malleabile pietra leccese.

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